Il sovrappeso è il segnale che il nostro metabolismo e il segnale leptinico-insulinico sono alterati. Per consentire al corpo di ritrovare il suo equilibrio è necessario riportarlo ad una concentrazione normale di grasso.
Il primo passo è quello di mangiare sano, cioè seguire un’alimentazione nutriente, priva di tossine e di alimenti raffinati.
In una dieta Paleo gli amidi sono un’ importante fonte di nutrimento, ma per le persone che hanno il metabolismo alterato e problemi di insulino resistenza sono alimenti da evitare. Quindi le persone che hanno questi problemi devono cercare di ridurre il più possibile il consumo di carboidrati in modo che il corpo possa utlizzare principalmente il grasso di deposito come fonte primaria di combustibile.
Questa privazione, ripeto, assolutamente non necessaria per le persone metabolicamente sane, permette di entrarte in uno stato che è chiamato chetosi, in cui il corpo utilizza i grassi al posto del glucosio come carburante.
Si inizia con un apporto di carboidrati giornaliera di 50 grammi o meno. Le percentuali di macronutrienti dovrebbero essere così distribuite: circa il 20-25% delle calorie da proteine, il 75-80% dai grassi, e 0-5% di carboidrati, evitando la frutta e le verdura amidacee come le patate.

La netta riduzione dell’assunzione di carboidrati aiuta a risolvere i problemi di insulino-resistenza. Di fondamentale importanza  è però garantire l’assunzione delle giuste quantità di micronutrienti, anche se si sta controllando la quantità di calorie introdotte. In poche parole è meglio assumere 1500 calorie al giorno e soddisfare le esigenze nutrizionali piuttosto che assumerne 1.200 ed avere un inadeguato apporto di micronutrienti.
L’eliminazione dei prodotti raffinati, vi da già naturalmente un aiuto con l’aumento dei micronutrienti, dal momento che la sostituzione di 200 calorie date da una merendina con 200 calorie date da praticamente un qualsiasi altro alimento vi darà un netto guadagno nutrizionale.
Con una dieta Paleo, è possibile ottimizzare ulteriormente le sostanze nutrienti per caloria, concentrandosi sul consumo di verdure come cavoli e spinaci.
Una dieta chetogenica, che sia ricca di sostanze nutritive e priva di tossine alimentari, elimina i due principali problemi legati all’eccessivo consumo di carboidrati: l’insulino-resistenza e l’alterata regolazione della leptina. Dal momento che non vengono metabolizzate notevoli quantità di carboidrati, i livelli di insulina rimangono bassi, e il corpo inizia a utilizzare il cibo ingerito per produrre energia e non per immagazzinarla come grasso. Inoltre eliminare la malnutrizione associata al consumo di cibo spazzatura riduce fino ad eliminare le cause della resistenza alla leptina. Pian piano il corpo riacquista la sensibilità all’insulina e alla leptina e sarà possibile reintrodurre gli amidi in quantità normali.
La maggior parte delle persone che seguono una dieta Paleo non hanno bisogno di contare le calorie:  ci si sente più sazi naturalmente. Per le persone gravemente obese, il problema di questo approccio è che chi è abituato a mangiare 5.000 calorie al giorno potrebbe sentirsi affamato consumandone solo 4.000, ma 4000 calorie al giorno sono già molto più di quanto una persona dovrebbe assumere. Se si è tanto in sovrappeso e si hanno gravi problemi di metabolismo, il segnale di fame e sazietà potrebbe essere così danneggiato da necessitare di una quantità di cibo al di fuori del normale, almeno per il periodo iniziale.
In questo caso, almeno per un periodo iniziale, contare le calorie oppure prestare più attenzione alle dimensioni delle porzioni, potrebbe essere un valido aiuto.
Per ottenere una perdita di peso l’unico modo è instaurare un deficit calorico, ma calcolare morbosamente le calorie, ignorando i macronutrienti e la qualità degli alimenti consumati produce una perdita di peso unicamente transitoria e il corpo troverà rapidamente un modo per aumentare il suo set point.
Modificare la percentuale di grasso corporeo, preservando la massa magra, insieme al consumo di alimenti ricchi di nutrienti, sono la soluzione per mantenere nel tempo la perdita di peso ottenuta, e per ottenere questo, una dieta che prevede un basso contenuto di carboidrati, l’eliminazione di tossine infiammatorie come gli oli di semi e il glutine, sicuramente sono la soluzione ideale. Molte  persone riescono facilmente a ridurre il loro apporto calorico in modo sano semplicemente eliminando lo zucchero, ma per chi è molto in sovrappeso potrebbe essere necessario tenere traccia della quantità di calorie assunte.